lunedì 9 novembre 2020

Cinquantacinque anni e non sentirli

 Salve a tutti!


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Quest'oggi torno tra voi per festeggiare non una persona ma un'opera letteraria; per meglio dire l'edizione della traduzione di uno dei Capolavori della Letteratura mondiale: la "Spoon River Anthology" di Edgar Lee Masters, originariamente uscita nell'aprile 1915.
Si tratta di una raccolta di epitaffi in forma di poesia a verso libero che da noi in Italia è stata tradotta da Fernanda Pivano.
Oggi a festeggiare, tra le traduzioni della Pivano, è quella pubblicata nella collana Nuova Universale Einaudi. Tale edizione spegne oggi le sue prime cinquantacinque candeline. La mia copia me la sono aggiudicata, rilancio su rilancio, anni fa ad un asta su eBay.it all'ultimo secondo.
È stata l'asta più emozionante alla quale abbia mai partecipato e non a torto in quanto il volume è assolutamente un gioiellino.
Quindi tanti auguri a questo piccolo, preziosissimo, volumetto!

Grazie a tutte e tutti voi per la pazienza e l'attenzione e a risentirci alla prossima occasione!

Buona serata e, come sempre, Buona lettura, se vi è possibile de "L'antologia di Spoon River" di Edgar Lee Masters. Per quanti tra voi non possedessero ancora questo Capolavoro qui sotto vi lascio il link per l'acquisto su Amazon.it.

Alla prossima!

Con simpatia! :)

venerdì 6 novembre 2020

Prima viene la passione

Salve a tutti!


Questa sera torno tra voi con una nuova puntata della mia serie "Le mie gioie da traduttore".
La puntata di stasera ha un argomento particolare: la passione per il lavoro.
Prima che qualcuno di voi possa obiettare: "Sì, però la passione non basta!
Bisogna anche avere le capacità" metto le mani avanti io dicendovi che, sì, è verissimo che serve la capacità, serve lo studio, serve la preparazione.
Serve saper fare, però se ci riflettete bene cosa ci spinge a studiare, approfondire, imparare? Non è forse la passione che porta con sé l'amore per il sapere che poi ci porta a studiare, migliorandoci e rendendoci persone migliori?
Il guaio è che di questi tempi si pensa che il dilettante, colui che fa le cose per il piacere di farle sia una figura da demonizzare. Questo perché l'equivoco è di contrapporre dilettanti a professionisti e a equivocare i concetti di professionismo e professionalità.
Io conosco molti dilettanti che sono più professionali di tanti professionisti.
Comunque sia l'intento di questa puntata non è polemico ma di sprone a tutti di fare le cose sempre con passione. La passione viene e deve venire prima di tutto; deve essere la pietra angolare di tutto, anche se in tanti questa pietra la scartano preferendogliene altre.
Se però ci fate caso, le persone che fanno le cose con passione le fanno meglio e, soprattutto, non si stancano mai di imparare e migliorarsi. Quindi, concludendo, coltivate sempre la vostra passione per il lavoro; fatelo senza alcuna paura. Fatelo e ne vedrete risultati inimmaginabili!

Grazie infinite a tutte e tutti voi per la pazienza e l'attenzione e arrivederci alla prossima occasione!

Buona serata e, come sempre, Buona lettura, trovate il mio consiglio di lettura, strettamente pro domo mea, alla fine di questo post!

A presto!

Con simpatia! :)



 


martedì 27 ottobre 2020

La ragazza delle storie in offerta

 Salve a tutti di nuovo!



Oggi torno tra voi per comunicarvi che, solo per oggi, martedì 27 ottobre 2020, è in offerta, nella sua versione ebook la mia traduzione del romanzo che Lucy Maud Montgomery, per sua stessa ammissione, più amava, vale a dire "La ragazza delle storie", edit:o dalla casa editrice flower-ed diretta magistralmente da Michela Alessandroni.

Per quanti tra voi ancora non conoscessero questo splendido romanzo riporto di seguito la sinossi, presa da Amazon.it:


Una mattina di maggio, Beverley e Felix lasciano Toronto per raggiungere l’Isola del Principe Edoardo e trascorrere alcuni mesi ospiti dello zio Alec e della zia Janet. Nel corso del lungo viaggio in treno, l’emozione dei due giovani fratelli è accresciuta dall’impazienza di arrivare finalmente in quella terra ricca di fascino che il padre ha descritto loro accuratamente e alla quale sentono di appartenere pur non avendola mai vista. Ad attenderli ci sono la vecchia fattoria immersa nella natura rigogliosa, il frutteto dei King e gli abeti rossi, i compagni di giochi e la cugina Sara Stanley. Nota a tutti come la Ragazza delle storie, Sara si rivelerà un’abile e irresistibile narratrice e i suoi mirabili racconti accompagneranno le avventure del giovane gruppo. L’esperienza di quei mesi sarà meravigliosa. I ragazzi conosceranno la dolcezza delle gioie semplici, la bellezza dell’alba, il sogno del mezzogiorno, la pace delle notti spensierate. Ascolteranno la pioggia d’argento sui campi verdeggianti, le tempeste tra gli alberi, le foglie sussurranti. Sperimenteranno la fratellanza con il vento e le stelle in gioiosa compagnia. La Ragazza delle storie, come rivelato nell’autobiografia Il sentiero alpino. La storia della mia carriera (flower-ed 2017), era il romanzo più amato da Lucy Maud Montgomery.

Bene, a me non resta altro da fare che ringraziare tutte e tutti voi per la pazienza e l'attenzione che una volta ancora avete voluto dedicarmi e darvi l'arrivederci alla prossima occasione!

Buon pomeriggio e, come sempre, Buona lettura!

A presto!

Con simpatia! :) 

martedì 20 ottobre 2020

Tempi difficili per i fiori della piccola Ida


Salve a tutti!

Stasera torno tra voi per presentarvi una cosa secondo me curiosa. Qualche sera fa mi è capitato di guardare, ultimamente mi capita piuttosto spesso, un video che racchiude due favole di Hans Christian Andersen.
La prima delle due favole s'intitolano "I fiori della piccola Ida". Ora, sarà perché in una conferenza online su Charles Dickens ho sentito citare accostamenti tra Charles Dickens e altri scrittori, ad esempio Flannery O'Connor o Stephen King, ma, appena la video fiaba è cominciata mi si è accesa una lampadina. Il padre della piccola Ida mi è parso subito somigliante al protagonista di "Tempi difficili"; anch'egli come Thomas Gradgrind, infatti è un fanatico di "fatti, fatti, solo i fatti". Si dice infatti lieto che il precettore della figlioletta le abbia insegnato a sillabare e a far di conto ma ha storto il naso, per non dir peggio, quando lo stesso precettore ha aggiunto di averle letto alcune fiabe.
Il padre ha infatti obiettato che non riteneva utile riempire la testa della figlia con tali sciocchezze. 
Quando poi la figlia arriva con i propri fiori ormai appassiti e morenti il padre usa parole a brutto muso, spiegandole che in fondo tutti prima o poi dobbiamo morire.
Interviene però il precettore a risollevare il morale alla piccola Ida non appena il padre se ne va dalla stanza, impettito.
Senza dilungarmi eccessivamente vi dirò che alla fine anche il padre della piccola Ida si rende conto, sia pure in modo meno drammatico, di aver sbagliato le proprie previsioni, nello specifico l'aver detto che i fiori morti non avrebbero mai potuto rinascere, mentre, invece, nelle estati successive i fiori sono rinati di volta in volta e di volta in volta più belli di prima.

Ora tutto ciò può essere solo una mia suggestione ma comunque vi lascio il rimando diretto al video qui di seguito.

Grazie di cuore per la pazienza e l'attenzione che mi avete nuovamente voluto accordare e arrivederci alla prossima occasione!
Buona serata e, come sempre, Buona lettura!

A presto!
Con simpatia! :) 






domenica 18 ottobre 2020

Scegliere le parole adatte

 Salve a tutti!


Ritorna una nuova "puntata" della mia rubrica "Le mie gioie da traduttore". Forse, però, sarebbe più corretto considerarla un'ideale seconda parte della puntata precedente, dato che ci occuperemo ancora di parole e della scelta di quelle più adatte ai nostri bisogni.
Raymond Carver, autore che ci spessissimo, come avete ormai imparato, ha detto: "Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste", cosa che lui, in quanto scrittore, come persona, cioè, che con le parole ci si guadagna da vivere, sapeva assai bene e che, altrettanto bene, sa chi, come me, di professione fa il traduttore e, quindi, le parole si trova a doverle prestare, di volta in volta, a una serie di autori stranieri.
In questo meraviglioso lavoro ci si trova spessissimo a immergersi in ricerche e sessioni, a volte lunghe, di studio per decidere se sia il caso di utilizzare una determinata parola, una determinata frase, un determinato stile espressivo e così via.
E a sciogliere certi rovelli a volte intervengono anche aiutanti inaspettati. Se si è sufficientemente attenti e pronti a cogliere gli spunti, questi possono giungere dalle fonti più disparate: un altro racconto, una versione precedente romanzo (o racconto) che stiamo traducendo ma anche da una trasmissione, film, serie tv o documentario che sia.
Le fonti alle quali un traduttore ha la possibilità di abbeverarsi sono varie e di tipo variegato. In questa pressoché sconfinata galassia di fonti vi sono anche quelle che interessano l'ambito familiare, specie quando ci si trova a dover sbrogliare matasse inerenti ai modi espressivi, se in un certo frangente sia corretto, anche tenendo conto l'epoca nella quale il testo che ci si sta trovando a tradurre, utilizzare un tipo di espressione formale, semi formale oppure informale.
Le notizie raccolte da genitori, nonni o parenti vari sono, in casi come questi, le fonti più attendibili che si possano trovare.
Quindi una caratteristica che una persona che volesse cimentarsi in questa entusiasmante professione deve possedere è l'amore per la ricerca assidua; a volte è più il tempo richiesto dalla fase di ricerca rispetto a quello richiesto dalla traduzione vera e propria.
Per non parlare della fase o, meglio, dalle fasi della revisione ma questo sarà argomento di un'altra puntata di questa mia rubrica.

Grazie infinite per la pazienza e l'attenzione con la quale, una volta di più, avete deciso di seguirmi e arrivederci alla prossima occasione!
Buonanotte e, come sempre, Buona lettura!
A presto!
Con simpatia! :)

martedì 13 ottobre 2020

Ricaricare le batterie

Salve a tutti!




Stanotte torno tra voi per una breve riflessione. Ieri, navigando in Instagram, sul profilo di un'amica ho trovato, in descrizione di uno dei suoi post più recenti una domanda circa il modo di quanti avrebbero commentato di "ricaricare le batterie" mentali.

Questa domanda mi ha portato a riflettere, appunto, sul mio di modo per ricaricare le batterie, per staccare, almeno per qualche tempo, un'ora o due, la spina.

Questo mio modo è di prendere e di uscire a camminare, non importa dove; l'importante, infatti, è il passeggiare.

Passeggiata che finisce per alleggerire lo stress, per liberare la mente dai vari problemi e permette, a me, almeno, è capitato, di sbrogliare più d'una matassa che mi teneva imprigionata la mente da svariate ore.

Fare una passeggiata è solo uno dei metodi possibili di ricaricare le nostre "batterie mentali".

Ve ne saranno, ve ne sono, una gran moltitudine. 

L'importante è riuscire a staccare la spina, ogni tanto; è più di una necessità personale, è, in realtà, un obbligo; un obbligo per tutelare noi stessi e le nostre abilità.

Vi ringrazio per avermi seguito con attenzione e pazienza e vi do l'arrivederci alla prossima occasione!

 Buonanotte e, come sempre, Buona lettura!

A presto"

sabato 10 ottobre 2020

Cesellare le parole

Salve a tutti!



Con oggi, 10 ottobre 2020, voglio iniziare qui una nuova rubrica che si chiamerà, parafrasando il nome di questo blog, "Le mie gioie da traduttore".

Se è vero, com'è vero, che gli scrittori, quelli bravi, vanno alla ricerca delle parole migliori per dar voce alle proprie storie questo vale, a maggior ragione, per i traduttori, i quali si trovano a dover prestare tali  parole a una lingua che non è la loro.

Quindi immaginate che lavoro ci possa essere dietro ad una traduzione! Non mi riferisco solo al lavoro vero e proprio di resa in italiano di un testo in lingua straniera, mi riferisco, anche e forse soprattutto, al lavoro più "oscuro" richiesto dal dover tradurre un determinato testo.

Un lavoro che consiste in ricerche accurate, in scelte ponderate, per poter far sì che la voce dell'autore originale non risulti tradita, nello stile come nella resa.

Capita quindi di passare ore, se non giorni, a lambiccarsi il cervello sul modo più esatto di rendere una parola o una frase; a cercare le parole giuste e a cesellare parole e frasi in modo che la voce dell'autore originario dell'opera risuoni in pienezza.

Raymond Carver una volta ha detto a un intervistatore che la fase della scrittura che preferiva era la revisione. 

Ebbene, io del lavoro di traduttore adoro, letteralmente adoro, queste fasi di ricerca; ricerca di parole e frasi ma anche di altri dettagli che poi, a volte, finiscono nelle note a piè di pagina.

Anche la fase di revisione è entusiasmante ma questa, come si suol dire in questi casi, è, o meglio sarà, un'altra storia. Voglio infatti tenermela come argomento di un prossimo articolo incentrato sulle gioie del mio lavoro di traduzione.

Grazie infinite a tutte e tutti voi per la pazienza e l'attenzione  con le quali avete letto la prima puntata di questa mia nuova rubrica!

Buona serata, buonanotte e arrivederci alla prossima occasione!

Buona lettura e a presto!

Con simpatia! :)

domenica 27 settembre 2020

Le colline, il tramonto e un cane

 Salve a tutti!



Oggi torno tra voi per pubblicizzare una meravigliosa biografia dedicata a Emily Dickinson, pubblicata dalla casa editrice romana flower-ed nel settembre 2019 e scritta dalla bravissima Sara Staffolani intitolata "Le colline, il tramonto e un cane. Vita e poesia di Emily Dickinson".

Per presentarvela riporto di seguito quella che ho messo come descrizione al mini video che ho da poco caricato su YouTube:

Affascinante biografia dedicata alla vita e all'opera della poetessa Emily Dickinson pubblicata dalla casa editrice romana flower-ed e scritta dalla talentuosissima Sara Staffolani, autrice, sempre per flower-ed, dei volumi "C'è sempre il sole dietro le nuvole. Vita e opere di Jean Webster", "È questo il tempo di sognare. Vita e opere di Emily Brontë", "Una Lady nella campagna inglese. Vita e opere di Edith Holden" e della prefazione alla traduzion, della traduzione del romanzo "La principessa del grano" di Jean Webster e del volume "Accendere un fuoco" di Jack London.

 Grazie infinite a tutte e tutti voi per la pazienza e l'attenzione che mi avete nuovamente voluto dedicare e arrivederci alla prossima occasione!

Buona serata e buona lettura!

Con simpatia!



venerdì 18 settembre 2020

Impensabili e inaspettati paralleli tra autori

 Salve a tutti!

Forse potrete essere meravigliati dal fatto che io scriva questo articolo qui sul blog nato per raccontare la mia attività di traduttore; essendo uno dei due autori che qui tratterò uno di quelli che ho avuto l'onore e il piacere di tradurre ho deciso di inserirlo qui anziché altrove.

In questi due giorni ho partecipato, sia pure "a corrente alternata", a una due giorni dedicata a Charles Dickens e il suo impatto in vari ambiti, organizzato dall'Università di Buckingham.

Nella giornata di ieri, una delle relatrici dell'incontro è stata Katie Bell, PhD la quale ha parlato dell'umorismo nero in Charles Dickens e Flannery O'Connor. Immaginatevi i miei occhi a cuoricino al vedere affiancati due dei miei autori preferiti.



Sbirciando poi nel profilo Twitter della Professoressa Bell ho trovato un parallelo tra Silas Wegg, personaggio del romanzo di Charles Dickens "Il nostro comune amico" e Joy/Hulga, personaggio del racconto di Flannery O'Connor intitolato "Brava gente di campagna", contenuto, per fare un esempio, nel volume che raccoglie tutti i suoi racconti .

Incuriosito da tali parallelismi ho chiesto alla Professoressa Bell se vi fossero altri paralleli tra i due autori e lei mi ha suggerito quello tra i protagonisti del romanzo di Flannery O'Connor intitolato "La saggezza del sangue" e Nell e il nonno del romanzo di Charles Dickens intitolato "La bottega dell'antiquario". E, credo che ve ne siano molte, molte, molte altre da scoprire.




Grazie a tutte e tutti voi per la pazienza e l'attenzione che mi avete dedicato e arrivederci alla prossima occasione!

Buona serata e, come sempre, Buona lettura, magari proprio alla ricerca di questi curiosi  paralleli tra Charles Dickens e Flannery O'Connor e, se ne trovate nuovi, fatemelo sapere o nei commenti o attraverso i miei contatti social o via email!

Con simpatia! :)

venerdì 4 settembre 2020

Una ghirlanda per ragazze diventerà una delle "Storie senza tempo"

Salve a tutti!

Questa sera torno tra voi per annunciarvi, con grandissima ma proprio grandissimissimissima soddisfazione, che domani, sabato 5 settembre 2020, la mia prima traduzione eseguita per conto della flower-ed, la casa editrice nativa digitale diretta magistralmente da Michela Alessandroni, vale a dire "Una ghirlanda per ragazze" di Louisa May Alcott, entrerà a far parte delle "Storie senza tempo - Audacemente classiche", la collana creata da Rba Italia.

Per annunciarvi al meglio l'evento prenderò a prestito le parole del comunicato di Rba Italia:


Il 5 settembre in edicola ti attende una vera chicca: la prima traduzione italiana di Una ghirlanda per ragazze. Solo dalla penna elegante della geniale scrittrice statunitense Louisa May Alcott poteva scaturire l’originale associazione tra fiori e personaggi femminili. Pubblicato per la prima volta nel 1887, il libro è un’antologia di sette racconti intitolati con altrettanti nomi di fiori: Biancospini, Una coroncina di edera e scarpette da donna, Viole del pensiero, Ninfee, Papaveri e grano, Piccolo bocciolo di rosa, Alloro di montagna e capelvenere. A ogni fiore corrisponde una delle eroine: donne umili, sincere, semplici, animate da buoni sentimenti e da sani principi, ma anche forti, pronte al sacrificio, altruiste e moderne. E così, magicamente, fiori, protagoniste e racconti danno vita a una delicata ghirlanda che non potrai non amare.
Goditi questa edizione esclusiva con ricercate stampe in oro in copertina e motivi floreali dell'epoca ispirati alla celebre serie Cranford.

Invitando tutte e tutti voi a non lasciarvi sfuggire questa nuova uscita della collana "Storie senza tempo - Audacemente classiche" e non lo dico perché questo volume l'ho tradotto io ma perché è davvero, davvero, davvero meraviglioso vi ringrazio di tutto cuore per la pazienza e l'attenzione che anche questa sera mi avete accordato e vi do l'arrivederci alla prossima occasione!

Buona serata e, come sempre, Buona lettura!

Con simpatia! :) 



giovedì 27 agosto 2020

Accendere un fuoco di Jack London

 Salve a tutti!

Innanzitutto devo scusarmi per la lunghissima assenza.

Quindi torniamo a parlare delle gioie di un traduttore...

Non credo che per un traduttore vi sia una gioia paragonabile a quella derivata dall'uscita del frutto delle proprie fatiche.


Ed è proprio di questo che oggi voglio parlarvi: della pubblicazione di una mia nuova traduzione. Si tratta della traduzione del racconto di Jack London intitolato in origine "To build a fire". La versione da me tradotta e uscita fresca fresca presso la casa editrice flower-ed diretta sapientemente da Michela Alessandroni con il titolo di "Accendere il fuoco" è la seconda versione, datata 1908, di questo racconto che aveva visto la luce, in una prima versione, il 29 maggio 1902. Il volume è impreziosito dalla splendida prefazione dell'amica, saggista e traduttrice Sara Staffolani.

Per presentare al meglio questa nuova perla che va ulteriormente ad arricchire la collana Five Yards sfrutterò la presentazione fattane dall'editrice:



Lasciando il caldo opprimente di questi ultimi giorni di agosto, ci spostiamo, almeno con l’immaginazione, nel Canada nord-occidentale, al confine con l’Alaska. È il 1897 quando il giovane Jack London, all’età di ventuno anni, viene a conoscenza della scoperta di ricchi giacimenti auriferi in questa zona, precisamente nella regione del Klondike. Decide così di partire, insieme al marito di sua sorella, per unirsi agli altri cercatori nella famosa e travolgente corsa all’oro. Immerso nell’ambiente freddo e inospitale di questi luoghi, lo scrittore vive numerose esperienze che gli saranno di ispirazione per le sue opere letterarie: fra queste il suo racconto più celebre, "Accendere un fuoco". Pubblicato in due versioni successive differenti, questa che offriamo ai nostri lettori, nella traduzione di Riccardo Mainetti e con la bella Prefazione di Sara Staffolani, è la storia rivista e aggiornata nel 1908, secondo le convinzioni maturate da London in merito al rapporto tra l’uomo e la natura.
È un freddo mattino d’inverno quando, nel territorio dello Yukon, un uomo si mette in cammino per raggiungere i compagni che si trovano alla vecchia miniera, sul ramo sinistro dell’Henderson Creek. Un grosso cane husky lo segue mentre si addentra in un paesaggio di abeti rossi, fiumi ghiacciati e distese sconfinate di neve. Inizialmente le condizioni climatiche estreme non preoccupano l’uomo e i saggi avvertimenti del vecchio di Sulphur Creek gli sembrano un’esagerazione, ma nel corso del viaggio egli dovrà confrontarsi con la natura davvero aspra del luogo, rigida e indifferente davanti alle sue necessità. Questo racconto sottolinea la difficile relazione tra l’uomo e la natura, tra il giudizio umano e l’istinto animale, e la perseveranza di ognuno nella lotta per la sopravvivenza.
Jack London, "Accendere un fuoco", traduzione italiana di Riccardo Mainetti, Prefazione di Sara Staffolani, coll. Five Yards, vol. 15, flower-ed 2020 (ebook e cartaceo).

Augurandovi buona lettura e buon sollievo dalla calura di questi giorni, immersi nelle fredde temperature del racconto di Jack London, ringrazio tutte e tutti voi per la pazienza e l'attenzione e vi do l'arrivederci alla prossima occasione!

Buona serata e buona lettura!

Con simpatia! :)



lunedì 13 luglio 2020

Rose Leblanc oggi in promozione

Salve a tutti!


Innanzitutto mi scuso per la lunghissima assenza. Quindi passiamo alle notizie di giornata. Grazie a una collaborazione tra la casa editrice flower-edIbs.it per la giornata di oggi la versione ebook di "Rose Leblanc", il bellissimo romanzo di Lady Georgiana Fullerton che ho avuto l'onore e il piacere di tradurre lo scorso anno, è in offerta al prezzo imperdibile di soli € 1,99!!!
Per presentarvi al meglio questo romanzo riporterò qui di seguito la sinossi presa dal sito dell'editore:


Rose Leblanc, la giovane fruttivendola del mercato di Pau, città del sud-ovest della Francia, è amata da tutti. Bella, dalla battuta sempre pronta e svelta a far di conto, dopo il lavoro torna nella sua casa di Jurançon percorrendo il ponte sul fiume Gave, divenuto abituale luogo di ritrovo del suo vivace gruppo di amici. Ma una sera qualcosa rende la ragazza stranamente taciturna e impaziente, e a niente valgono i tentativi dei ragazzi di coinvolgerla nella conversazione. Rose sa di essere destinata, infatti, a un matrimonio economicamente vantaggioso con Henri, ma sente anche di amare il più povero e sfortunato André. Rifiutandosi di accettare la propria sorte, sceglie di palesare quei sentimenti alla famiglia. Tra dubbi, tormenti e colpi di scena, la piccola Rose e gli altri protagonisti della storia riusciranno a individuare ciascuno la propria strada, grazie anche alla guida fornita dal forte sentimento religioso che anima l’intera vicenda.

È un romanzo bellissimo, come ho detto prima; un romanzo a tratti commovente nel quale i personaggi non sono come potrebbero sembrarvi all'inizio, quindi non fermatevi alle prime apparenze, vedrete che sapranno stupirvi.

Se già non l'avete acquistato affrettatevi! L'offerta è valida unicamente per la giornata di oggi!

Grazie di tutto cuore a tutte e tutti voi per la pazienza e l'attenzione e arrivederci alla prossima occasione!

Buon pomeriggio e, come sempre, Buona lettura!

Con simpatia! :)


martedì 16 giugno 2020

Progetto a favore del Dickens Museum

Salve a tutti!


Con questo articolo devio leggermente dal tema principale di questo blog. Ho scritto "leggermente" in quanto la mia attività di traduttore c'entra, in qualche modo.

Si tratta di un progetto di raccolta fondi organizzato su Justgiving.com a favore del Dickens Museum; il mio progetto, del quale troverete un rimando sotto forma di badge nella colonna di destra di questo blog, si va ad accodare a quello ideato e attivato dallo stesso Dickens Museum.

Questo progetto è legato alla necessità di ripresa susseguente alla stop dovuto allo stop causato dal Covid19.

Ho scelto di appoggiare questo progetto in quanto appassionatissimo di Charles Dickens, nonché traduttore, in occasione del 175° anniversario della prima pubblicazione di "Canto di Natale".

Chiedo a tutte e tutti voi, nel caso foste interessati e ne aveste la possibilità e l'occasione di aiutarmi a raggiungere l'obbiettivo dalla mia raccolta fondi i cui fondi, vi ricordo, non verranno ad arricchire il mio conto in banca ma andranno, bensì, ad aiutare il Dickens Museum di Londra.

Grazie infinite a tutte e tutti voi fin d'ora per la collaborazione!

Grazie di cuore a tutte e tutti voi per la pazienza e l'attenzione e a risentirci alla prossima occasione!

Buonanotte e, come sempre, Buona lettura!

Con simpatia!

mercoledì 27 maggio 2020

Scoprendo Beatrix Potter a Progetto Socrate

Ben ritrovati a tutti!



Oggi torno tra voi, più emozionato che mai, per annunciarvi che stasera, alle 19.30, sarò protagonista, con il mio piccolo saggio biografico dedicato a Beatrix Potter intitolato "Scoprendo Beatrix Potter"  edito da flower-ed la casa editrice nativa digitale romana diretta magistralmente da Michela Alessandroni, di un evento online organizzato dall'Associazione Culturale Progetto Socrate.
Non vedo l'ora di poter parlare, spero come merita, di questo mio piccolo libro e della straordinaria Donna di Cultura che ne è la Protagonista.
Non prendete impegni! Vi aspetto numerosissimi!


Vi aspetto questa sera, alle ore 19.30, sulla nostra pagina "Progetto Socrate". Sarà con noi il sedicesimo artista...
Pubblicato da Progetto Socrate - Associazione Culturale su Mercoledì 27 maggio 2020



Grazie di cuore a tutte e tutti voi per l'attenzione e la pazienza e arrivederci alla prossima occasione!

Buon pomeriggio e Buona lettura!

Con simpatia! :)



Vi aspetto questa sera, alle ore 19.30, sulla nostra pagina "Progetto Socrate". Sarà con noi il sedicesimo artista...
Pubblicato da Progetto Socrate - Associazione Culturale su Mercoledì 27 maggio 2020

giovedì 7 maggio 2020

Inizio questa nuova avventura

Salve a tutti!
Eccomi qui a cominciare un nuovo blog, l'ennesimo.
In questo farò confluire tutto quello che riguarda la mia attività di traduttore e saggista, visto in ogni sua modalità.
In questo primo post vi proporrò infatti una mia "lettura pubblica" della prima pagina della mia traduzione di "Canto di Natale" di Charles Dickens.
Intendiamoci! Non ho la presunzione di essere un grande lettore pubblico ma, che volete, da qualche tempo ho preso l'abitudine di ascoltare audiolibri e varie e così mi è presa una certa qual (s)mania di cimentarmici anch'io.
Vi prego di essere clementi, mi raccomando! 😃
Grazie infinite a tutte e tutti voi!
Buon pomeriggio e alla prossima!
Con simpatia! 🤓