Salve a tutti!
Raymond Carver, autore che ci spessissimo, come avete ormai imparato, ha detto: "Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste", cosa che lui, in quanto scrittore, come persona, cioè, che con le parole ci si guadagna da vivere, sapeva assai bene e che, altrettanto bene, sa chi, come me, di professione fa il traduttore e, quindi, le parole si trova a doverle prestare, di volta in volta, a una serie di autori stranieri.
In questo meraviglioso lavoro ci si trova spessissimo a immergersi in ricerche e sessioni, a volte lunghe, di studio per decidere se sia il caso di utilizzare una determinata parola, una determinata frase, un determinato stile espressivo e così via.
E a sciogliere certi rovelli a volte intervengono anche aiutanti inaspettati. Se si è sufficientemente attenti e pronti a cogliere gli spunti, questi possono giungere dalle fonti più disparate: un altro racconto, una versione precedente romanzo (o racconto) che stiamo traducendo ma anche da una trasmissione, film, serie tv o documentario che sia.
Le fonti alle quali un traduttore ha la possibilità di abbeverarsi sono varie e di tipo variegato. In questa pressoché sconfinata galassia di fonti vi sono anche quelle che interessano l'ambito familiare, specie quando ci si trova a dover sbrogliare matasse inerenti ai modi espressivi, se in un certo frangente sia corretto, anche tenendo conto l'epoca nella quale il testo che ci si sta trovando a tradurre, utilizzare un tipo di espressione formale, semi formale oppure informale.
Le notizie raccolte da genitori, nonni o parenti vari sono, in casi come questi, le fonti più attendibili che si possano trovare.
Quindi una caratteristica che una persona che volesse cimentarsi in questa entusiasmante professione deve possedere è l'amore per la ricerca assidua; a volte è più il tempo richiesto dalla fase di ricerca rispetto a quello richiesto dalla traduzione vera e propria.
Per non parlare della fase o, meglio, dalle fasi della revisione ma questo sarà argomento di un'altra puntata di questa mia rubrica.
Grazie infinite per la pazienza e l'attenzione con la quale, una volta di più, avete deciso di seguirmi e arrivederci alla prossima occasione!
Buonanotte e, come sempre, Buona lettura!
A presto!
Con simpatia! :)
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