giovedì 18 novembre 2021

Bartleby lo scrivano di Herman Melville

Ciao a tutti!

Dopo poco meno di un secolo che non scrivo più su queste pagine, sono pessimo lo so, torno tra voi per farvi partecipi del mio ennesimo sogno divenuto realtà.
Chi mi conosce bene sa quanto io ami il romanzo breve (o racconto lungo, se preferite!) "Bartleby lo scrivano" di Herman Melville, autore del quale in questo 2021 ricorrono i 130 anni dalla morte, avvenuta il 28 settembre 1891 a New York, città che gli aveva dato anche i natali, il 1° agosto 1819.
Ebbene, grazie alla casa editrice flower-ed  il sogno di poterne realizzare una mia traduzione è diventato realtà e, da ieri, su Amazon.it il risultato di questa mia nuova fatica di traduttore è in vendita in entrambi i formati, ebook e cartaceo.
Per presentarvi al meglio il volume, impreziosito ulteriormente da una meravigliosa prefazione firmata dalla bravissima Sara Emma Staffolani riporto qui di seguito un estratto della presentazione che ne ha fatto la casa editrice flower-ed:


È disponibile da oggi il volume n. 21 della collana Five Yards, dedicata ai classici della letteratura. Dopo avervi portato a New York, negli scorsi anni, con Edith Wharton e Walt Whitman, questa volta vi faremo ritorno con un’altra penna eccezionale, quella di Herman Melville (1819-1891): il suo racconto più noto e discusso, "Bartleby lo scrivano", viene proposto ora nella bella traduzione di Riccardo Mainetti, arricchita da una sentita Prefazione di Sara Staffolani.

Un caldo mattino d’estate, Bartleby si presenta sulla soglia di un ufficio legale di Wall Street, a New York, in risposta a un annuncio di lavoro. Dopo averne accertato le qualifiche e apprezzato la pacatezza di carattere, il principale decide di assumere come scrivano quel giovane dall’aspetto pallido e misero. La scrivania di Bartleby viene così sistemata dietro un paravento e vicino a una finestra da cui entra un po’ di luce, ma a quasi un metro di distanza dai vetri vi è un muro che non consente alcun tipo di visuale. Impiegato silenzioso e infaticabile, a un certo punto lo scrivano comincia a opporre una resistenza quieta ma inflessibile a qualsiasi tipo di richiesta e pressione da parte del capo. La sua pacata e ormai celebre risposta, “Preferirei di no”, riecheggia a lungo, non solo per gli uffici, ma anche nella mente del lettore. Con il suo protagonista surreale, fastidioso, tragico, questo racconto invita a riflettere sulle tensioni della società moderna, che schiacciano le aspirazioni personali sotto dinamiche lavorative opprimenti.

🖋Herman Melville, Bartleby lo scrivano, traduzione di Riccardo Mainetti, Prefazione di Sara Staffolani, coll. Five Yards, vol. 21, flower-ed 2021

📚Il cartaceo è disponibile su Amazon, l’ebook in tutte le librerie online: https://www.amazon.it/Bartleby-lo-scrivano-Herman-Melville/dp/8885628907/

Vi ringrazio di tutto cuore per la pazienza e l'attenzione e vi do appuntamento a tra non molti giorni con alcune mie considerazioni su questa magnifica vicenda e su uno o due particolari che mi hanno colpito e che voglio condividere con voi!

Buonanotte e, come sempre, Buona lettura!

A risentirci presto!

Con simpatia! 🤓

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