Salve a tutti!
Questa sera torno tra voi con una nuova puntata della mia serie "Le mie gioie da traduttore".
La puntata di stasera ha un argomento particolare: la passione per il lavoro.
Prima che qualcuno di voi possa obiettare: "Sì, però la passione non basta!
Bisogna anche avere le capacità" metto le mani avanti io dicendovi che, sì, è verissimo che serve la capacità, serve lo studio, serve la preparazione.
Serve saper fare, però se ci riflettete bene cosa ci spinge a studiare, approfondire, imparare? Non è forse la passione che porta con sé l'amore per il sapere che poi ci porta a studiare, migliorandoci e rendendoci persone migliori?
Il guaio è che di questi tempi si pensa che il dilettante, colui che fa le cose per il piacere di farle sia una figura da demonizzare. Questo perché l'equivoco è di contrapporre dilettanti a professionisti e a equivocare i concetti di professionismo e professionalità.
Io conosco molti dilettanti che sono più professionali di tanti professionisti.
Comunque sia l'intento di questa puntata non è polemico ma di sprone a tutti di fare le cose sempre con passione. La passione viene e deve venire prima di tutto; deve essere la pietra angolare di tutto, anche se in tanti questa pietra la scartano preferendogliene altre.
Se però ci fate caso, le persone che fanno le cose con passione le fanno meglio e, soprattutto, non si stancano mai di imparare e migliorarsi. Quindi, concludendo, coltivate sempre la vostra passione per il lavoro; fatelo senza alcuna paura. Fatelo e ne vedrete risultati inimmaginabili!
Grazie infinite a tutte e tutti voi per la pazienza e l'attenzione e arrivederci alla prossima occasione!
Buona serata e, come sempre, Buona lettura, trovate il mio consiglio di lettura, strettamente pro domo mea, alla fine di questo post!
A presto!
Con simpatia! :)
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