domenica 18 ottobre 2020

Scegliere le parole adatte

 Salve a tutti!


Ritorna una nuova "puntata" della mia rubrica "Le mie gioie da traduttore". Forse, però, sarebbe più corretto considerarla un'ideale seconda parte della puntata precedente, dato che ci occuperemo ancora di parole e della scelta di quelle più adatte ai nostri bisogni.
Raymond Carver, autore che ci spessissimo, come avete ormai imparato, ha detto: "Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste", cosa che lui, in quanto scrittore, come persona, cioè, che con le parole ci si guadagna da vivere, sapeva assai bene e che, altrettanto bene, sa chi, come me, di professione fa il traduttore e, quindi, le parole si trova a doverle prestare, di volta in volta, a una serie di autori stranieri.
In questo meraviglioso lavoro ci si trova spessissimo a immergersi in ricerche e sessioni, a volte lunghe, di studio per decidere se sia il caso di utilizzare una determinata parola, una determinata frase, un determinato stile espressivo e così via.
E a sciogliere certi rovelli a volte intervengono anche aiutanti inaspettati. Se si è sufficientemente attenti e pronti a cogliere gli spunti, questi possono giungere dalle fonti più disparate: un altro racconto, una versione precedente romanzo (o racconto) che stiamo traducendo ma anche da una trasmissione, film, serie tv o documentario che sia.
Le fonti alle quali un traduttore ha la possibilità di abbeverarsi sono varie e di tipo variegato. In questa pressoché sconfinata galassia di fonti vi sono anche quelle che interessano l'ambito familiare, specie quando ci si trova a dover sbrogliare matasse inerenti ai modi espressivi, se in un certo frangente sia corretto, anche tenendo conto l'epoca nella quale il testo che ci si sta trovando a tradurre, utilizzare un tipo di espressione formale, semi formale oppure informale.
Le notizie raccolte da genitori, nonni o parenti vari sono, in casi come questi, le fonti più attendibili che si possano trovare.
Quindi una caratteristica che una persona che volesse cimentarsi in questa entusiasmante professione deve possedere è l'amore per la ricerca assidua; a volte è più il tempo richiesto dalla fase di ricerca rispetto a quello richiesto dalla traduzione vera e propria.
Per non parlare della fase o, meglio, dalle fasi della revisione ma questo sarà argomento di un'altra puntata di questa mia rubrica.

Grazie infinite per la pazienza e l'attenzione con la quale, una volta di più, avete deciso di seguirmi e arrivederci alla prossima occasione!
Buonanotte e, come sempre, Buona lettura!
A presto!
Con simpatia! :)

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